Curiosità

L'abito da sposa: la storia.

Nel Medioevo il vestito da sposa era tipicamente rosso, a simboleggiare amore ardente, e cucito con stoffe preziose, come velluti, broccati e damaschi. In epoca napoleonica il porpora fu sostituito da colori pastello, con abiti stile impero stretti sotto il petto.
La prima donna ad indossare un vestito da sposa bianco, di cui si ha traccia storica, fu Anna di Bretagna alle sue nozze con Luigi XII. Fu quindi seguita dalla regina Vittoria nel 1840, che sostituirà un abito da sposa candido a quello d'argento fino ad allora usato nei matrimoni regali: fu lei a lanciare una vera e propria moda.
Il bianco d'altronde, oltre ad essere simbolo di purezza e candore, dava una nota di eleganza in più all'evento, differenziandosi dai normali colori di uso quotidiano che erano normalmente più scuri poichè difficilmente sporcabili.
A metà del XIX secolo si è diffusa l'abitudine ad indossare abiti lunghi ed ampi, simili a quelli in voga dell'età vittoriana, in realtà lo stile dell'abito da sposa è generalmente molto legato alla moda del periodo.
Per esempio negli anni venti le spose vestivano abiti corti davanti, con un lungo strascico, spesso abbinato ad un cappello cloche.
Per tradizione l'abito da sposa classico quindi divenne di colore bianco, ma è possibile comunque spaziare in un raggio di colori che includono anche tonalità come l'avorio, il crema, l'écru ecc.


Il Bouquet:
Il bouquet da sposa esiste fin dai tempi antichi, sebbene non fosse come quello che conosciamo oggi e avesse un significato differente.
Infatti un tempo il bouquet era composto da erbe aromatiche come aglio e timo perché si credeva che tenessero alla larga gli spiriti maligni che avrebbero potuto impedire alla coppia di essere felice. Ma non solo. Si credeva anche che le piante avessero un potere afrodisiaco, quindi gli sposi mangiavano alcuni rametti di esse per affrontare la prima notte di nozze.
Il bouquet, dopo la cerimonia nuziale, veniva offerto in dono agli dei, proprio come fanno oggi le spose di molte religioni.
Il significato del bouquet sposa inizia a cambiare nei primi secoli dopo Cristo, quando si abbandonarono le piante aromatiche e al loro posto si iniziò a utilizzare gigli (simbolo di purezza) e asfodeli (simbolo della fine della vita da nubili).
Nel Quattrocento i Crociati ne importarono dal mondo arabo una molto più bella: i fiori d’arancio. Infatti gli arabi utilizzavano questi fiori per adornare l’abito da sposa, credendo che fossero di buon auspicio.
Poi col trascorrere degli anni si è iniziato ad adoperare anche fiori colorati, ma non certo a caso. Le spose sceglievano accuratamente i fiori da impiegare in base al loro significato, così da poter inviare al fidanzato un messaggio segreto ancora prima di sposarsi.